
Noi tutti conosciamo Babbo Natale come il nonno vestito di rosso e con la lunga e folta barba bianca che sin dai tempi dei nostri ricordi porta i doni a tutti i bambini. Viaggia per i cieli con le sue renne, attraversa le nuvole e si posa su prati, mani innevati e strade silenziose per regalare la gioia al mondo intero. Abita in tutte le città, ma si dice che la sua casa si trovi a Romanievi, in Finlandia, dove tanti piccoli elfi gestiscono il più grande laboratorio di giochi esistente sulla terra. Ma chi è realmente Babbo Natale e qual è la sua storia? La figura di Babbo Natale deriva dal vescovo, poi diventato santo, Nicola di Mira, nato a Pàtara in Turchia e morto intorno al 350. Le sue reliquie furono trovate nel 1087 da marinai pugliesi che le traslarono a Bari, dove divenne il patrono e festeggiato ogni anno il 6 dicembre.
Perchè Babbo Natale è conosciuto anche come San Nicola? Rimasto orfano di padre, Nicola di Mira si formò in un monastero, dedicando la sua vita ai poveri ai quali diede tutte le sue ricchezze. Il suo nome e la sua generosità viaggiarono in tutto il mondo: dalla Groenlandia alla Russia sino all’Inghilterra. Si narra che un nobiluomo cadde in disgrazia e non sapeva come procurare la dote alle sue tre giovani figlie. Nicola voleva aiutare il pover’uomo e per tre notti consecutive gettò nella loro abitazione, attraverso la finestra, tre sacchi pieni di monete d’oro. Incuriosito da così tanta generosità, l’uomo volle scoprire a tutti costi chi fosse il misterioso benefattore: la terza notte chiuse tutte le finestre e Nicola fu costretto ad arrampicarsi sul tetto per calare le monete giù dal comignolo. La magnanimità del santo, raccontata anche da Dante nel Purgatorio, diede origine alla tradizione tedesca di Santa Klaus, a quella anglosassone Santa Claus, entrambi derivanti dal latino Sanctus Nicolaus, che divenne poi da noi Babbo Natale.